Porta Siberia

Ubicazione

Circoscrizione: Centro Est

Indirizzo: Via del Molo

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Notizie Storiche

Secolo: metà del XVI sec.

Data: 1553

Attività (uso attuale): ospita il Museo Luzzati

Uso storico: difensivo, accesso daziario e di transito.

 

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Annotazioni/Descrizione

Porta Siberia è stata progettata dall’architetto perugino Galeazzo Alessi nel 1550 e costruita tre anni dopo da Antonio Roderio. Era collegata con l’ampliamento delle mura medievali, voluto da Andrea Doria dall’anno 1537.

Secondo Vasari l’attività dell’Alessi a Genova ha proprio inizio con questa costruzione: "..la prima opera che facesse si fu racconciare e fortificare il porto et il molo, anzi quasi farlo un altro da quello che era prima”. L’Alessi riuscì a esaudire le richieste della committenza pubblica, unificando nella struttura le due funzioni di difesa e di accesso. La porta era infatti un esempio straordinario di architettura militare, creato nel momento di passaggio dalle armi da lancio a quelle da fuoco. Sul lato a mare era fortificata da due bastioni che stringono “a tenaglia” la spazio su cui si apre la porta vera e propria. Era inoltre protetta da una piazza d’armi sovrapposta, da cui le artiglierie potevano difendere il porto e la città.

Sempre il Vasari: “Con ciò sia che allargandosi in mare per buono spazio, fece fare un bellissimo portone che giace in mezzo circolo, molto adorno di colonne rustiche e di nicchie a quelle intorno; all’estremità del qual circolo si congiungono due baluardotti che difendono detto portone. In sulle piazza poi, sopre il molo, alle spalle di detto portone, verso la città fece un portico grandissimo, il quale riceve il corpo della guardia, d’ordine dorico; e sopra esso, quanto è lo spazio che egli tiene et insieme i due baluardi e porta, resta una piazza spedita per comodo dell’artiglieria, la quale a guisa di cavaliere sta sopra il molo e difende il porto dentro e fuora.”

Lapide di Jacopo Bonfadio

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Lapide di Jacopo Bonfadio

Sull’architrave della Porta, nel prospetto a mare, è posta una lapide attribuita a Jacopo Bonfadio, che visse a lungo a Genova, dove insegnò filosofia, protetto dal ricco mecenate Grimaldi. Bonfadio venne condannato a morte nel 1550, per motivi ignoti. La lapide, però, è datata 1553, perciò si pensa che venne commissionata all’inizio dei lavori. Ecco il testo: AUCTA EX S.C. MOLE – EXTRUCTAQUE PORTA – PROPUGNACOLO MUNITA – URBEM CINGEBANT MOENIBUS – QUACUMQUE ALLUITUR MARI. ANNO MDLIII

PER DECRETO DEL SENATO, PROLUNGATO IL MOLO, COSTRUITA LA PORTA MUNITA DI DIFESE, [I CITTADINI] CINGEVANO DI MURA LA CITTA' LUNGO LA PARTE LAMBITA DAL MARE - ANNO 1553

Il nome Siberia risale all’Ottocento e deriva da un errore di pronuncia; si chiamava, in origine, "Cibaria" (per secoli contenne le scorte di cibo), traslato poi in "Siberia".

Interamente costruita in marmo di Finale, è l’unica ancora esistente, delle le porte costruite nel XVI-XVII sec, demolite per la costruzione dell’attuale via Gramsci. Oggi ha perduto il suo carattere di pubblico transito perché, con l’abbassamento del livello della banchina, si è trovata a 1,8 metri sul livello stradale. 

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Il fornice del lato interno, verso la città, non è orientato con gli assi viari già esistenti nella zona e presenta una facciata dorica affacciata su una piazzetta. L'interno racchiude un ampio vano con volta a botte di circa 250 mq, collegato alle mura di Malapaga attraverso un passaggio da cui si accede a cinque vani con volta a botte, adiacenti al manufatto sul lato a levante. Il nome Malapaga proviene da una torre vicino a porta Siberia, in cui venivano rinchiusi, fino al XVI sec. coloro che non pagavano i debiti. Una scala interna conduce al sotterraneo; mentre una seconda scala a chiocciola, in aderenza al muro, raggiunge la terrazza di copertura che ospitava i pezzi di artiglieria per la difesa del porto. Oggi sono entrambe non visitabili per ragioni di sicurezza.

Chiusa al pubblico agli inizi del Novecento, Porta Siberia conosce un progressivo degrado, cui si tenta di porre rimedio dal 1976, con i primi interventi di restauro. La Porta è stata recuperata e riproposta nel suo antico splendore in occasione dei lavori, iniziati nel 1992, che hanno completamente rinnovato l'area in cui sorge. L’occasione sono state le celebrazioni colombiane (500 anni dalla scoperta dell’America). Nel 2001, grazie al progetto di Renzo Piano, realizzato dalla Società Porto Antico, Porta Siberia ospita il Museo Luzzati. E’ stato sviluppato un importante lavoro di recupero, attraverso il risanamento degli spazi interni, la chiusura delle grandi finestre e l'allestimento di strutture necessarie per le esposizioni.

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Bibliografia

AA.VV. Il centro storico di Genova, Stringa Editore, Genova,1978

AA.VV. Itinerario del centro storico, Sagep Editore, Genova, 1986

AA.VV. Genova, De Agostini, Novara,1989

AA.VV. Liguria, Touring Club Italiano, Milano, 2005

Cappellini, Una via di Genova medievale; Genova, anno XIV, 12 Dicembre 1934.

G.VASARI,Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori : con i ritratti loro et con l'aggiunta delle Vite de' vivi & de' morti dall'anno 1550 insino al 1567 ; con le tavole in ciascun volume, delle cose più notabili de' ritratti, delle vite degli artefici, et dei luoghi dove sono l'opere loro, scritte da Giorgio Vasari. – di nuovo dal medesimo riviste et ampliate Fiorenza : Giunti, 1568

http://www.irolli.it/da_visitare_a_genova/39/porta-siberia.html

http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a010-0007945/

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022